Da ragazzo,
durante il mio periodo di semi beduino (pastorizia) ero circondato da
cani e giocavo con loro, mi prestavano attenzione; lanciavo il
bastone che portavo sempre con me ed i cani correvano a prenderlo ed
a riportarmelo rimanendomi a fianco in attesa della ripetizione. A
volte ripetevo il gesto senza bastone e loro correvano verso il
luogo,delusi di non averlo trovato ritornavano al mio fianco in
attesa del gesto successivo.
Poiché io
ero e sono un sognatore, mi disturbava che i cani mi impegnassero a
soddisfare i loro giochi.
Un giorno
pensai di cambiare tattica, invece di lanciare il bastone lanciai un
tozzo di pane, nei dintorni dove sarebbe caduto, in un raggio molto
ampio ne sbriciolai dell’altro, i cani, finito di mangiare il pane
lanciato, fiutarono le briciole e cominciano a cercare quei frammenti
di pane e rimasero sul luogo sdraiati e quando si annoiavano,
gironzolavano a cercare qualcosa di commestibile, senza stare più
stressati alle mie dipendenze.
Nei cani
avevo disinnestato la mentalità acquisita, è una tattica che
occorre oggi per l'umanità?
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