sabato 29 ottobre 2011

IL FORNARETTO DI VENEZIA.


IL FORNARETTO DI VENEZIA.

Nei pochi anni in cui avevo frequentato la scuola elementare avevo sentito parlare della leggenda del fornaretto di Venezia, e per assonanza con il mio cognome “Furnari” , ho scelto questo nome come marchio per la commercializzazione dei miei prodotti ortofrutticoli.
Come luogo operativo ho scelto il nord-est, forse come reminiscenza inconscia di trascorsi militari dei miei antenati e miei personali. Mi sono interessato alla contrattazione di prodotti ortofrutticoli con una logistica non tradizionale nel settore dei trasporti e altro.
Ho reso competitiva la società “LA FORNARETTA s.r.l.” di cui ero responsabile legale senza subire i contraccolpi della concorrenza.
A maggior precisazione, in relazione alla “reminiscenza inconscia”, secondo la legge del Karma, dico che il karma ha un vissuto di esperienze di vite precedenti che vanno oltre il mio vissuto e anche quello dei miei ultimi antenati. Infatti secondo la legge suddetta, la vita di ognuno di noi non inizia con la sua nascita, né finisce con la sua morte terrena.
Probabilmente il mio Karma avrà avuto un vissuto con il Fornaretto di Venezia e con qualche mercante della "Serenissima" viste le mie abilità commerciali.
Nel Nord-Est svolgo attività di ricerche di mercato e servizi di consulenza logistica per il collocamento di prodotti ortofrutticoli sulle piazze nazionali ed esteri.
E mi sento a mio agio.

UOMO DELLA NUOVA ERA.

L'Uomo nella Nuova Era è colui che ha imparato a trasmutare " l'essenza " umana in energia.
Poiché  pochi uomini saranno portati ad adottare questo approccio disciplinato e non convenzionale all'atto sessuale. Soltanto questi possiedono un corpo energetico equilibrato che permetta loro una vita longeva. Altri, che non sono stati capaci di uscire fuori dai luoghi convenzionali, vivono in un corpo con forti squilibri energetici e sono più vulnerabili alle malattie.
 Il Mondo si popolerà sempre di più di individui longevi e sapienti, mentre si spopolerà, per la brevità della vita, di individui con squilibri energetici.
 L'Uomo della " nuova era " si è autosperimentato, ha frantumato i propri sentimenti, è sceso fino alla sua "essenza" e l'ha tramutata in " energia " che lo ha sollevato fino a congiungersi con il Divino.
Ha riprogettato se stesso in un rapporto dinamico con la " realtà " e con  " l'universo ". Egli è il manifesto della nuova umanità. Soltanto questi uomini hanno sufficiente tempo ed energie che permettono loro di elaborare soluzioni in base alla loro esperienza e avendo acquisito una retta visione delle cose. Soltanto loro sono in grado di elaborare strategie per convogliare la stupidità " umana " in luoghi che non intralciano il corso naturale degli eventi e, nello stesso tempo, dando loro la possibilità di rispecchiarsi forse, essendone consapevoli, si potranno riscattare.

Salvatore Furnari

sabato 8 ottobre 2011

La “Qualità Umana”.

La “Qualità Umana”.
Ecco cosa intendo per qualità umana:
La mia infanzia e la mia giovinezza furono costellate da problemi esistenziali.
Gli ostacoli di ogni tipo incontrati in queste due fasi, mi facevano sentire un gran bisogno di fuga da quella realtà.
Desideravo una vita di qualità, ossia, un lavoro umanamente dignitoso, una alimentazione più completa e un inserimento nella società senza umiliazioni.
Superate dignitosamente queste due fasi che ho percepito come un percorso in salita, ma che ho considerato come naturale e indispensabile per la mia evoluzione personale fisica, psichica e spirituale, la mia attenzione si è rivolta alla ricerca di una qualità dell'essere umano, nel senso che il mio corpo doveva possedere una biochimica eccellente e priva di impurità.
Il mio cervello, dopo essere stato dissodato e reso fertile mediante una respirazione consapevole, permette ai siti neurologici cavalcati dalla MENTE di percorrerli in lungo e in largo, dando al mio essere la possibilità di una crescita esponenziale costellata di virtù.

LA DIVERSITA’ DI PENSIERO.

LA DIVERSITA’ DI PENSIERO.
Lo scopo del pensiero è che esso si realizzi.
Ad esempio, se io penso che la mia terza età sia una fase di prosperità in tutti i sensi, tale pensiero sarà diverso da quello di un’altra persona della stessa età che con cura prepara il luogo per quanto sarà morta.
Mentre il mio pensiero si figura un mio futuro longevo e gioioso, l’altra persona già si vede morta e sepolta, e immagina la propria tomba, nella ricorrenza dei defunti, circondata da parenti e amici in preghiera.
Si potrebbe dire che il mio pensiero sia irrealistico mentre l'altro rappresenti quello che un giorno avverrà; ma non è così.
Come ho detto in altra occasione, l’uomo non ha l’assoluto di ciò che pensa, quindi, se io non ho la certezza di un mio futuro longevo e gioioso, neanche l’altra persona può dirsi certa di vedere dal paradiso i suoi parenti che pregano sulla sua tomba.
Il percorso della vita è influenzato dal proprio pensiero.
Per esempio, quando io mangio, il mio pensiero va agli enzimi che sono nella mia bocca e nel mio stomaco e aspettano impazienti che io invii loro il cibo affinché possano divertirsi a sgranocchiare. Ma quando questo non avviene perché l'altra persona prima di mangiare rivolge il proprio pensiero alla preghiera, per ringraziare Dio, trascura gli enzimi che aspettano, e questi, per la lunga attesa si stufano e perdono la voglia di sgranocchiare.
In questa circostanza il cibo non ben trattato dagli enzimi, provoca dei seri mal di pancia.
Il tipo di pensiero è importante per la qualità della vita.



Salvatore Furnari

Respirazione consapevole

Respirazione consapevole.

Quando frequentavo i centri di meditazione del Tao, ho partecipato ad alcune sedute in cui venivano svolti di esercizi di respirazione.
Durante questi esercizi, tra i diversi fenomeni che percepivo, ce n’era uno che non me lo sapevo spiegare, ossia, quando ispiravo sentivo come se il mio basso ventre si espandesse al massimo, come un palloncino .
Avevo la sensazione che nella zona posta alla fine della colonna vertebrale, denominata dai maestri, “la sorgente della vita”, ci fosse uno spillo e che raggiunto il massimo dell’espansione, il palloncino toccasse lo spillo che lo faceva scoppiare. L’esplosione produceva un’onda che invadeva tutto il mio corpo e lo riempiva come se fosse un contenitore, dandomi una sensazione di benessere.
È risaputo che noi respiriamo inconsapevolmente, in modo automatico, quindi l’espansione del diaframma non arriva mai al massimo della sua possibilità e per questo motivo non tocca il punto della sorgente della vita.
Ciò che respiriamo si può considerare un brodo cosmico ricco di
Energia vitale, detto “ prana” e dato che una respirazione inconsapevole non tocca la sorgente del pensiero, il “prana” , ossia l’energia vitale è trattenuta in minore quantità.
Ma quando il diaframma tocca la sorgente del pensiero, questi cavalca l’energia vitale dirigendola e facendola penetrare dove il corpo presenta difficoltà e ne ha più bisogno. Così facendo l’ambiente cellulare si arricchisce di quell’energia benefica.
Con questo non voglio dire che una persona debba respirare tutta la
giornata consapevolmente, basta qualche minuto al giorno di respiro consapevole per ottenere gli effetti benevoli al corpo, nella sua completezza.

Salvatore Furnari

martedì 4 ottobre 2011

Cos'è il Sè .

Il Sè è il Dio che sempre abbiamo cercato, per alleviare il cammino nella nostra vita, anche se Esso  non'ha niente a che vedere con quel Dio che ci conserva dopo morte.
Situazione umanamente permettendo (purezza), il Sè emerge dal nostro interiore e si posiziona nel punto d'incontro tra psiche e anima. 
E' radicato nel nostro corpo e si ramifica nell'universo. E' il garante affinchè umano e universo si evolvono in armonia.