sabato 28 settembre 2013

Negligenza della dinastia di casa Savoia, sui fucilati di Cefalonia.

In altra occasione avevo scritto che la Patria e anche Dio, dovevano riflettere su quei giovani appena ventenni mandati a sgozzarsi gli uni contro gli altri, coi loro coetanei del fronte opposto.
Per questo sarebbe stato opportuno che le istituzioni opportune, chiedessero perdono a quei defunti e non esaltassero il loro sacrificio per la patria, perché essa è stata ingrata con loro, in quanto li ha mandati a combattere e morire per motivazioni, forse non degni di tali sacrifici.
La Patria deve farsi carico del bene delle generazioni future sostenedo i giovani nella formazione, mediante una scuola intesa come laboratorio di novità e non fossilizzata nei ricordi.

"DOMANI AVVENNE"

25 settembre cadono fucilati a Cefalonia la MOVM Gen. Antonio GANDIN comandante della Divisione “Acqui” e la MOVM Mario ROMAGNOLI colonnello comandante del 33° Reggimento Artiglieria “Acqui”.


Vittorio Emanuele dichiarò formalmente guerra alla Germania il 13 ottobre 1943, lasciando la Capitale indifesa nelle mani dei tedeschi e migliaia di soldati dislocati su immensi fronti di guerra. Negligenza della dinastia di casa Savoia, sui fucilati di Cefalonia e tutto ciò che n'è seguito .

Poiché da più parti si vocifera che ancora a capo delle nostre istituzioni ci sia un discendente della stirpe dei Savoia, e che come tale, seppur inconsciamente, tenderebbe a difendere e perpetrare alcuni comportamenti tipici della monarchia di altri tempi, continuando a riesumare situazioni anche tragiche del passato, io penso e dico che tali modi di agire non sono più adeguati alla situazione contingente italiana, che ha bisogno di idee e comportamenti nuovi e capaci di creare situazioni favorevoli ad uno sviluppo economico, civile e sociale del paese. A questi comportamenti bisogna reagire favorendone l'interruzione, e pur non dimenticando il passato, gli uomini tutti, ma in special modo quelli che hanno potere decisionale e che quindi con le loro scelte creano giustizia ed ingiustizia , cambiano le sorti dei cittadini, determinano privilegi immorali per alcuni e riducono in miseria altri, debbano spostarsi su piani nuovi di tipo evolutivo al fine di evolvere e migliorare se stessi divenendo capaci di acquisire buon senso e coscienza civica , qualità che adesso non hanno. Tali carenze personali sono la causa di tutti i mali.


Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.