sabato 8 ottobre 2011

Respirazione consapevole

Respirazione consapevole.

Quando frequentavo i centri di meditazione del Tao, ho partecipato ad alcune sedute in cui venivano svolti di esercizi di respirazione.
Durante questi esercizi, tra i diversi fenomeni che percepivo, ce n’era uno che non me lo sapevo spiegare, ossia, quando ispiravo sentivo come se il mio basso ventre si espandesse al massimo, come un palloncino .
Avevo la sensazione che nella zona posta alla fine della colonna vertebrale, denominata dai maestri, “la sorgente della vita”, ci fosse uno spillo e che raggiunto il massimo dell’espansione, il palloncino toccasse lo spillo che lo faceva scoppiare. L’esplosione produceva un’onda che invadeva tutto il mio corpo e lo riempiva come se fosse un contenitore, dandomi una sensazione di benessere.
È risaputo che noi respiriamo inconsapevolmente, in modo automatico, quindi l’espansione del diaframma non arriva mai al massimo della sua possibilità e per questo motivo non tocca il punto della sorgente della vita.
Ciò che respiriamo si può considerare un brodo cosmico ricco di
Energia vitale, detto “ prana” e dato che una respirazione inconsapevole non tocca la sorgente del pensiero, il “prana” , ossia l’energia vitale è trattenuta in minore quantità.
Ma quando il diaframma tocca la sorgente del pensiero, questi cavalca l’energia vitale dirigendola e facendola penetrare dove il corpo presenta difficoltà e ne ha più bisogno. Così facendo l’ambiente cellulare si arricchisce di quell’energia benefica.
Con questo non voglio dire che una persona debba respirare tutta la
giornata consapevolmente, basta qualche minuto al giorno di respiro consapevole per ottenere gli effetti benevoli al corpo, nella sua completezza.

Salvatore Furnari

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