sabato 8 ottobre 2011

LA DIVERSITA’ DI PENSIERO.

LA DIVERSITA’ DI PENSIERO.
Lo scopo del pensiero è che esso si realizzi.
Ad esempio, se io penso che la mia terza età sia una fase di prosperità in tutti i sensi, tale pensiero sarà diverso da quello di un’altra persona della stessa età che con cura prepara il luogo per quanto sarà morta.
Mentre il mio pensiero si figura un mio futuro longevo e gioioso, l’altra persona già si vede morta e sepolta, e immagina la propria tomba, nella ricorrenza dei defunti, circondata da parenti e amici in preghiera.
Si potrebbe dire che il mio pensiero sia irrealistico mentre l'altro rappresenti quello che un giorno avverrà; ma non è così.
Come ho detto in altra occasione, l’uomo non ha l’assoluto di ciò che pensa, quindi, se io non ho la certezza di un mio futuro longevo e gioioso, neanche l’altra persona può dirsi certa di vedere dal paradiso i suoi parenti che pregano sulla sua tomba.
Il percorso della vita è influenzato dal proprio pensiero.
Per esempio, quando io mangio, il mio pensiero va agli enzimi che sono nella mia bocca e nel mio stomaco e aspettano impazienti che io invii loro il cibo affinché possano divertirsi a sgranocchiare. Ma quando questo non avviene perché l'altra persona prima di mangiare rivolge il proprio pensiero alla preghiera, per ringraziare Dio, trascura gli enzimi che aspettano, e questi, per la lunga attesa si stufano e perdono la voglia di sgranocchiare.
In questa circostanza il cibo non ben trattato dagli enzimi, provoca dei seri mal di pancia.
Il tipo di pensiero è importante per la qualità della vita.



Salvatore Furnari

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