sabato 18 maggio 2013

DAL LIBRO DEEPAK CHOPRA:


  DAL LIBRO DEEPAK CHOPRA:

E solo questione di seguire il fiume silenzioso dell'intelligenza fino alla sua sorgente. Se consentiamo alla mente  di espandersi per esplorare realtà superiori, il corpo la segue. Non è forse abbastanza  per preservarlo dalla malattia e dell’invecchiamento?

Ho dei dubbi che la mente conscia  sia in  condizione di serenità  da poter espandersi per esplorare realtà superiori ed essere seguita dal corpo.  La storia dell’essere umano è stata molto turbolenta e questo ha avuto le sue ripercussioni anche a livello della mente del cervello encefalico, mentre la mente inconscia del cervello addominale non si è mai staccata dalle sue origini, e solo  essa è in grado di farlo.
Le mie esperienze, che confermano quanto  accettato dalla scienza, mi dicono che l’essere umano è dotato di almeno due cervelli, uno nell’addome e l’altro nel cranio (encefalo): Ognuno ha una propria mente, l’encefalo ce l’ha di tipo conscio, mentre quella addominale è inconscia. I cervelli, tra di loro  possono essere connessi o sconnessi. La mente concia è  da considerarsi bambina, perché ha origine con la nascita dell’individuo, mentre la mente inconscia è adulta perché ce la portiamo dietro dalle origini della specie.
Ora, visto che per seguire il fiume silenzioso dell'intelligenza fino alla sua sorgente, come  dice Deepak Chopra, si tratta di fare un balzo quantico,  e che la  coscienza bambina non è in grado di farlo, mentre  quella l'inconscia (adulta) vi riesce benissimo, io dico, che se le circostanze melo permettono, e dal detto a fatto mi appisolo, nella mente concia si crea un vuoto a causa della  disconnessione tra i due cervelli, e la mente inconscia   scende alla sorgente dell’intelligenza (facendo il balzo quantico)  e vi si immerge in essa. Quando mi sveglio tutto il mio essere  lo sento rigenerato poiché riattivata la connessione si ottiene quell’equilibrio psico-fisico che preserva il corpo dalle malattie e dell’invecchiamento.

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