sabato 18 giugno 2016

Al professore Vittorino Andreoli.
Su professore, basta essere triste e versare lacrime.
Noi non siamo alberi per essere radicati al passato, ma esseri umani, liberi
di muoverci nel campo delle idee.

Alla nostra età, non è il caso di farci carico dei nostri figli e dei
nostri nipoti, dei mali della società. Abbiamo fatto quello che
abbiamo ritenuto opportuno durante il cammino della nostra vita
vissuta. Da qui in avanti è tutta un'altra cosa.
Dobbiamo essere noi, con la nostra età, per primi, a fare il balzo quantico
che i tempi attuali richiedano. Ma possiamo farlo solo se abbiamo
acquisito la consapevolezza di noi stessi, sradicarci del passato, ed
essere, così, leggeri e veloci.
Alla nostra età, se abbiamo seguito la spontaneità e la assennatezza
del nostro cervello addominale, il nostro futuro è pieno di saggezza
in tutti i sensi e non saremo più tristi e nemmeno verseremo
lacrime.
Avere acquisito una piena della consapevolezza del SE’, mi rende veramente libero
e comprensivo della situazione esistenziale degli altri. Con loro però cerco di
interferire il meno possibile,
lasciando a se stessi la gestione della loro esistenza.

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