lunedì 29 agosto 2011

LA FLUTTUAZIONE DEL MIO PENSIERO

LA FLUTTUAZIONE DEL MIO PENSIERO

Non avevo le idee chiare per un viaggio da fare all’estero, nei paesi toccati dalla "primavera araba", malgrado tanta fosse la voglia di trovarmi insieme ai rivoluzionari che stavano sconvolgendo il Nord Africa. Le mie limitatissime conoscenze delle lingue mi frenavano nell'intraprendere un'impresa del genere, ma un caso fortuito mi fece cambiare idea.
Mi trovavo all'ufficio postale del mio paese quando una persona mi si è fermata davanti dicendomi:
- Ma tu sei quello che commercia le arance?
-Certo, rispose io, e tu sei il dottore che mi ha curato i denti vent'anni fa?
A suo tempo, in tale circostanza, dialogando col dottore, mi ero fatta un'idea di come la pensasse su tanti argomenti, e mentre alcune cose che lui riteneva ingiuste mi convincevano abbastanza nella sostanza, non le condividevo nel modo di porsi verso di esse. Voglio dire che mentre per me erano cose sopportabili, per lui non lo erano in quanto costituivano un'offesa verso DIO.
Lui, di origine Siriana, aveva studiato e si era laureato in medicina a Padova.
Trascorse un ventennio di attività redditizia in Italia, ma poi si recò in Egitto dove, in precedenza, aveva mandato la famiglia per ricevere un'istruzione religiosa adeguata alle sue credenze.
Durante l'incontro all'ufficio postale mi ha chiesto se svolgessi ancora la mia attività commerciale, e alla mia risposta affermativa mi fece capire che in Egitto ci potevano essere sicuramente opportunità vantaggiose di lavoro da cogliere, e che lui fosse disponibile ad una collaborazione.
Gli dissi che alcuni miei colleghi avevano fatto simili accordi commerciali con la Siria, ma poi tutto era andato male per via del caos in corso, e che ero disposto a fare un viaggio in Egitto per rendermi conto di persona delle perturbazioni sociali, per poi decidere il da farsi. Mi sembrò una manna caduta dal cielo, e dopo pochi giorni mi trovai nella mischia al Cairo nella piazza Tahir.

Dopo un paio d’ore nella mischia dei manifestanti, lascio la piazza e mi avvio a curiosare nelle vie laterali. Casualmente mi trovo davanti ad un negozio chiuso con due sedie all'ombra.
Fa molto caldo e mi siedo per riposare.
Poco dopo vedo avvicinarsi verso di me una persona. Era il proprietario del negozio. Faccio per alzarmi, per liberare la sedia, ma egli mi fa cenno di rimanere seduto.
Apre il negozio e si siede nella sedia al mio fianco.
Inizio il discorso dicendo che sono italiano ed egli mi risponde cordialmente che era stato a Milano e mi invita ad entrare per offrirmi un thè. Mi fa accomodare in un salottino e mi offre un thè che io tro delizioso
Sì comincia a discutere della situazione nella vicina piazza Tahir.
Mi dice che proprio oggi, il capo del governo provvisorio ha comunicato la formazione di un nuovo governo che viene incontro alle speranze dei disperati del popolo egiziano.
Il mio ”pensiero” ha fluttuato!!

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