mercoledì 16 novembre 2016

NELL'ERA DELLA GLOBALIZAZZIONE.

ELL'ERA DELLA GLOBALIZAZZIONE.


UNA RIVOLUZIONE CULTURALE MONDIALE, CHE MIRA AD UNA MODIFICA RADICALE DEL MODO DI PENSARE DELL'UOMO, ANCHE ALLO SCOPO DI OTTENERE RISULTATI MIGLIORI PER QUANTITA', CELERITA', QUALITA'ED ECONOMIA.
Come già detto nella mia pagina “il gioco è fatto, la geometria frattale per lo studio dell'evoluzione del cervello”, per cavalcare l'era della globalizzazione gli uomini e i metodi si presentano inadeguati. Oggi si richiede alle guide politiche e spirituali della terra, un cervello talmente evoluto capace di altri modi di pensare, rispetto a quelli che fino ad ora sono stati protagonisti.
A tal proposito, mi pare che Mao Zedong, abbia visto lungo già mezzo secolo fa: “ la rivoluzione culturale, come rimedio straordinario al pericolo di involuzione autoritaria e burocratica, consistente essenzialmente nella "mobilitazione delle masse" al di fuori dell'ordinario quadro istituzionale. “Spazzar via tutti i mostri!" fu arma efficace per indurre una trasformazione mai vista nella storia dell'umanità.
La rivoluzione di Mao, sicuramente ha indotto significativi cambiamenti nel modo di pensare e di interagire con gli altri popoli. E prendendo come esempio i cinesi che vivono in Italia notiamo che questi si adattano di più alla globalizzazione ed essendo sempre più numerosi, senza tuttavia, invasioni eclatanti, possiamo dire che sono capaci di interagire col sistema economico/sociale delle comunità italiane, pur mantenendo la propria riservatezza. I cinesi, a differenza di altre etnie, non suscitano reazioni xenofobe come avviene invece per altre comunità.
Ora mi domando perché altri popoli di provenienze diverse, presentano difficoltà in se stessi e alla comunità che le ospita? Forse la differenza sta nello stato dell'arte dell'anima che i cinesi hanno acquisito grazie anche alla rivoluzione culturale di Mao .
Anche altri popoli hanno subito l'influsso dei predicatori che si sono succedute nel tempo, ma di stampo diverso da Mao, che stava dentro il popolo, mentre altri i parlavano dal pulpito e hanno AMPUTATO l'anima ai popoli.

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